(in base ad una relazione di Norbert Mátyus)
Generalita'
All'Accademia delle Scienze dell'Ungheria si conserva un interessante materiale di copie di documenti, relativi all'Ungheria. Il materiale copiato puo' essere suddiviso cosi' secondo l'Archivio di origine:
o Venezia – 18 scatole
o Modena (Ferrara) – 4 scatole
o Firenze – 2 scatole
o Bologna – 1 cartella
o Milano(Urbino) – 2 scatole
o Torino, Padova, Mantova, Friuli, Genova – 1 scatola
o Napoli – 1 scatola
La storia della collezione delle trascrizioni è ben documentata in
A Magyar Tudományos Akadémia Történettudományi Bizottsága másolat- és kéziratgyüjteményének ismertetése, összeáll. LUKINICH Imre, Bp., MTA, 1935.
L’Accademia, e soprattutto la Classe degli Studi Storici praticamente dagli anni 30 dell’800 collezionava (fino al 1930) sistematicamente le copie dei documenti delle biblioteche straniere, riguardanti l’Ungheria. La trascrizione poteva essere eseguita da
o Gli stessi accademici che si trovano per un periodo all’estero (Il risultato è che l’accademico lavora in fretta (perché vuole anche visitare la città, dove è capitato) copiando solo quel materiale che lo interessa; nel
migliore dei casi stende un elenco dell’altro materiale costodito nella biblioteca in questione)
o Emigrati ungheresi che trascrivono stipendiati dall’Accademia (o/e dal Ministero della Pubblica Istruzione) (Visto che gli emigrati trascrivono i documenti in base alle richieste degli accademici, in questo modo si
ottiene risultati simili a quelli descritti prima – con la grande differenza però che l’affidabilità delle
trascrizioni è minore, in quanto gli emigrati non sono professionisti, e tante volte gli riesce difficile la lettura
dei testi originali.)
o Emigrati ungheresi che trascrivono nella speranza che un giorno, anche dopo la loro scomparsa, i figli o
eredi potranno guadagnare qualcosa vendendo all’Accademia le trascrizioni (Il materiale trascritto così è
estremamente eterogeneo: l’emigrato trascrive ciò che lui stesso trova interessante o gli capita sotto mano -
tante volte documenti che non hanno niente da fare con l’Ungheria -, e, purtroppo, in tanti casi non si
annota nemmeno gli estremi del documento originale.)
o Archivisti italiani che trascrivono di solito in base a un accordo bilaterale tra biblioteche (Il risultato è, di
solito, molto affidabile e preciso.)
o Italiani che per qualche motivo personale (p.e. stanno facendo una ricerca su un loro antenato, o
compaesano) trascrivono dei documenti e poi donano o vendono le copie all’Accademia (Il risultato è molto
affidabile e preciso, ma si tratta di temi estremamente specifici.)
A quanto pare, fino agli anni 1860 il lavoro della trascrizione era più meno occasionale, mentre dopo si copiava con scopi specifici (p.e. nella prospettiva di una monografia su un personaggio o su un evento storico). Tutto ciò si rispecchia anche nella pubblicazione dei documenti: il materiale copiato nei primi anni del lavoro è edita occasionalmente. Le copie eseguite dopo il 1860 sono in parte pubblicate nei vari repertori sistematici, o, se no, comunque sono state usate durante l’elaborazione delle diverse monografie.
o P.e. Il repertorio di Berzeviczy (v. sotto) pubblica solo una minima parte del materiale custodito nella
Biblioteca, anche se quasi su tutte le copie appare la traccia della matita blu dello stesso Berzeviczy, e la sua
biografia su Beatrice d’Aragona è stata scritta dopo lo studio attento delle trascrizioni.
o Non ho proprio idea sulla proporzione dei documenti pubblicati, comunque per quanto riguarda le due scatole
milanesi penso (ma potrei sbagliare di grosso non conoscendo le pubblicazioni italiane) che 60% delle
trascrizioni è inedita.
Visto che a promuovere e finanziare il lavoro è la Classe degli Studi Storici, il materiale è in gran parte di interesse storico: si tratta dunque di documenti diplomatici: lettere, dispacci, descrizioni di Ungheria, conti, regesti di nomi.
- L’arco cronologico dei documenti è molto vasto: dall’1000 si arriva agli inizi dell’800.
- Visto che lo scopo principale del lavoro fu quello di raccogliere un materiale che riguarda l’Ungheria, tante volte si copiava solo delle piccole parti dei documenti originali. Abbiamo così tanti estratti.
- Le trascrizioni fino al 1945 potevano essere prestate agli accademici. Di conseguenza abbiamo anche delle perdite. (P.e. Qualcuno – probabilmente Berzeviczy o Wenczel – ha preso in prestito 245 fogli provenienti da Napoli, trascritti da Benedetto Croce prima del 1907. Queste copie non si trovano più.)
(dal prelievo di N. Mátyus)
Le scatole milanesi: Ms 4936 e Ms 4937.
Il materiale proveniente dall’ASMI della Biblioteca dell’Accademia delle Scienze Ungherese è ordinato in due scatole sotto le seguenti segnature: Ms 4936 e Ms 4937.
Ms 4936 - Alma Huszthy, 2012-13
- 1 f. Lista del contenuto della scatola.
- 2 ff. Elenco dei dispacci e delle lettere contenuti nella scatola. L’elenco riporta la datazione delle lettere.
- Un quadernetto di 18 ff., recante l’intestazione del „R. Archivio di Stato in Milano”, dal titoto: „Documenti diplomatici conservati alla classe Potenze-Estere-Ungheria e Boemia” Nota con matita rossa al margine sinistro del 1r.: „1425-1499”
- 1. cartella: 1468-1482 7 ff. – 7 lettere e dispacci
- 2. cartella: 1490-1491 111 ff. – 87 lettere e dispacci
- 3. cartella: 1492 124 ff. – 108 lettere e dispacci
- 4. cartella: 1493 63 ff. – 52 lettere e dispacci
- 5. cartella: 1494 48 ff. – 44 lettere e dispacci
- 6. cartella: 1495 20 ff. – 20 lettere e dispacci
- 7. cartella: 1496 57 ff. – 49 lettere e dispacci
- 8. cartella: 1497-1499 95 ff. 28 (1497) + 17 (1498) + 47 (1499) = 92 lettere e dispacci
Ms 4937 - Márton Szovák, 2013
- 1. f. L’elenco del contenuto della scatola
- Epistolario del conte Federico Veterani da Urbino, Generale dell’Impero nelle guerre di Germania e di Ungheria dal 1666 al 1695, trascritto da Carlo E. Patrucco – ca. 500 lettere, sopratutto estratti.
- 1. cartella: 1413-1432 – 245 ff. Corrispondenza diplomatica del ducato di Milano (Lettere mandate da Sigismondo a Milano (Filippo Maria Visconti), da Milano al conte Zrínyi, conte Cillei, Garai Miklós, Maróth János, Corrado di Carreto ecc. – tutto evidentemente in latino.
- 2. cartella: 1461-1494 – 89 ff. Documenti riguardanti i principi tedeschi e della Borgogna
Lettere di Emanuele di Jacopo, Tommaso Reatino, Alberto Magalotti, Cristoforo da Bollate ecc.
- 3. cartella: 323 ff. – Dispacci di Gerardo de Collis da Venezia dal 16 settembre 1465 al 21 agosto 1471
- 4. 9 lettere in una cartella, da 1482 a 1490, tutte con le note di Berzeviczy e tutte pubblicate in Berzeviczy.
Generalita'
All'Accademia delle Scienze dell'Ungheria si conserva un interessante materiale di copie di documenti, relativi all'Ungheria. Il materiale copiato puo' essere suddiviso cosi' secondo l'Archivio di origine:
o Venezia – 18 scatole
o Modena (Ferrara) – 4 scatole
o Firenze – 2 scatole
o Bologna – 1 cartella
o Milano(Urbino) – 2 scatole
o Torino, Padova, Mantova, Friuli, Genova – 1 scatola
o Napoli – 1 scatola
La storia della collezione delle trascrizioni è ben documentata in
A Magyar Tudományos Akadémia Történettudományi Bizottsága másolat- és kéziratgyüjteményének ismertetése, összeáll. LUKINICH Imre, Bp., MTA, 1935.
L’Accademia, e soprattutto la Classe degli Studi Storici praticamente dagli anni 30 dell’800 collezionava (fino al 1930) sistematicamente le copie dei documenti delle biblioteche straniere, riguardanti l’Ungheria. La trascrizione poteva essere eseguita da
o Gli stessi accademici che si trovano per un periodo all’estero (Il risultato è che l’accademico lavora in fretta (perché vuole anche visitare la città, dove è capitato) copiando solo quel materiale che lo interessa; nel
migliore dei casi stende un elenco dell’altro materiale costodito nella biblioteca in questione)
o Emigrati ungheresi che trascrivono stipendiati dall’Accademia (o/e dal Ministero della Pubblica Istruzione) (Visto che gli emigrati trascrivono i documenti in base alle richieste degli accademici, in questo modo si
ottiene risultati simili a quelli descritti prima – con la grande differenza però che l’affidabilità delle
trascrizioni è minore, in quanto gli emigrati non sono professionisti, e tante volte gli riesce difficile la lettura
dei testi originali.)
o Emigrati ungheresi che trascrivono nella speranza che un giorno, anche dopo la loro scomparsa, i figli o
eredi potranno guadagnare qualcosa vendendo all’Accademia le trascrizioni (Il materiale trascritto così è
estremamente eterogeneo: l’emigrato trascrive ciò che lui stesso trova interessante o gli capita sotto mano -
tante volte documenti che non hanno niente da fare con l’Ungheria -, e, purtroppo, in tanti casi non si
annota nemmeno gli estremi del documento originale.)
o Archivisti italiani che trascrivono di solito in base a un accordo bilaterale tra biblioteche (Il risultato è, di
solito, molto affidabile e preciso.)
o Italiani che per qualche motivo personale (p.e. stanno facendo una ricerca su un loro antenato, o
compaesano) trascrivono dei documenti e poi donano o vendono le copie all’Accademia (Il risultato è molto
affidabile e preciso, ma si tratta di temi estremamente specifici.)
A quanto pare, fino agli anni 1860 il lavoro della trascrizione era più meno occasionale, mentre dopo si copiava con scopi specifici (p.e. nella prospettiva di una monografia su un personaggio o su un evento storico). Tutto ciò si rispecchia anche nella pubblicazione dei documenti: il materiale copiato nei primi anni del lavoro è edita occasionalmente. Le copie eseguite dopo il 1860 sono in parte pubblicate nei vari repertori sistematici, o, se no, comunque sono state usate durante l’elaborazione delle diverse monografie.
o P.e. Il repertorio di Berzeviczy (v. sotto) pubblica solo una minima parte del materiale custodito nella
Biblioteca, anche se quasi su tutte le copie appare la traccia della matita blu dello stesso Berzeviczy, e la sua
biografia su Beatrice d’Aragona è stata scritta dopo lo studio attento delle trascrizioni.
o Non ho proprio idea sulla proporzione dei documenti pubblicati, comunque per quanto riguarda le due scatole
milanesi penso (ma potrei sbagliare di grosso non conoscendo le pubblicazioni italiane) che 60% delle
trascrizioni è inedita.
Visto che a promuovere e finanziare il lavoro è la Classe degli Studi Storici, il materiale è in gran parte di interesse storico: si tratta dunque di documenti diplomatici: lettere, dispacci, descrizioni di Ungheria, conti, regesti di nomi.
- L’arco cronologico dei documenti è molto vasto: dall’1000 si arriva agli inizi dell’800.
- Visto che lo scopo principale del lavoro fu quello di raccogliere un materiale che riguarda l’Ungheria, tante volte si copiava solo delle piccole parti dei documenti originali. Abbiamo così tanti estratti.
- Le trascrizioni fino al 1945 potevano essere prestate agli accademici. Di conseguenza abbiamo anche delle perdite. (P.e. Qualcuno – probabilmente Berzeviczy o Wenczel – ha preso in prestito 245 fogli provenienti da Napoli, trascritti da Benedetto Croce prima del 1907. Queste copie non si trovano più.)
(dal prelievo di N. Mátyus)
Le scatole milanesi: Ms 4936 e Ms 4937.
Il materiale proveniente dall’ASMI della Biblioteca dell’Accademia delle Scienze Ungherese è ordinato in due scatole sotto le seguenti segnature: Ms 4936 e Ms 4937.
Ms 4936 - Alma Huszthy, 2012-13
- 1 f. Lista del contenuto della scatola.
- 2 ff. Elenco dei dispacci e delle lettere contenuti nella scatola. L’elenco riporta la datazione delle lettere.
- Un quadernetto di 18 ff., recante l’intestazione del „R. Archivio di Stato in Milano”, dal titoto: „Documenti diplomatici conservati alla classe Potenze-Estere-Ungheria e Boemia” Nota con matita rossa al margine sinistro del 1r.: „1425-1499”
- 1. cartella: 1468-1482 7 ff. – 7 lettere e dispacci
- 2. cartella: 1490-1491 111 ff. – 87 lettere e dispacci
- 3. cartella: 1492 124 ff. – 108 lettere e dispacci
- 4. cartella: 1493 63 ff. – 52 lettere e dispacci
- 5. cartella: 1494 48 ff. – 44 lettere e dispacci
- 6. cartella: 1495 20 ff. – 20 lettere e dispacci
- 7. cartella: 1496 57 ff. – 49 lettere e dispacci
- 8. cartella: 1497-1499 95 ff. 28 (1497) + 17 (1498) + 47 (1499) = 92 lettere e dispacci
Ms 4937 - Márton Szovák, 2013
- 1. f. L’elenco del contenuto della scatola
- Epistolario del conte Federico Veterani da Urbino, Generale dell’Impero nelle guerre di Germania e di Ungheria dal 1666 al 1695, trascritto da Carlo E. Patrucco – ca. 500 lettere, sopratutto estratti.
- 1. cartella: 1413-1432 – 245 ff. Corrispondenza diplomatica del ducato di Milano (Lettere mandate da Sigismondo a Milano (Filippo Maria Visconti), da Milano al conte Zrínyi, conte Cillei, Garai Miklós, Maróth János, Corrado di Carreto ecc. – tutto evidentemente in latino.
- 2. cartella: 1461-1494 – 89 ff. Documenti riguardanti i principi tedeschi e della Borgogna
Lettere di Emanuele di Jacopo, Tommaso Reatino, Alberto Magalotti, Cristoforo da Bollate ecc.
- 3. cartella: 323 ff. – Dispacci di Gerardo de Collis da Venezia dal 16 settembre 1465 al 21 agosto 1471
- 4. 9 lettere in una cartella, da 1482 a 1490, tutte con le note di Berzeviczy e tutte pubblicate in Berzeviczy.
La storia delle copie dei libri contabili (dalla tesi di laurea di M. Báthori)
![](http://www.weebly.com/weebly/images/file_icons/rtf.png)
la_storia_dei_libri_contabili_di_esztergom.docx | |
File Size: | 20 kb |
File Type: | docx |
I protocolli della Classe di Storia dell’Accademia Ungherese delle Scienze(dalla tesi di laurea di Margit Báthori)
![](http://www.weebly.com/weebly/images/file_icons/rtf.png)
i_protocolli_della_classe_di_storia_dell.docx | |
File Size: | 17 kb |
File Type: | docx |
Campionario dalla scatola milanese Ms 4936, per mano di Norbert Mátyus
![](http://www.weebly.com/weebly/images/file_icons/rtf.png)
milano_anno_1491.doc | |
File Size: | 144 kb |
File Type: | doc |
Elenco delle lettere di Beatrice d'Aragona, pubblicate da Berzeviczy (Diplomáciai Emlékek)
fasc. Ms. 4937/4, György Domokos
![](http://www.weebly.com/weebly/images/file_icons/rtf.png)
4937_5.docx | |
File Size: | 11 kb |
File Type: | docx |
(dalla tesi di laurea di M. Bátori)
Le scatole modenesi: Mss. 4996, 4997, 4998. 4999
Ms 4996 - 13 schede, Alma Huszthy, 2012
Le scatole modenesi: Mss. 4996, 4997, 4998. 4999
Ms 4996 - 13 schede, Alma Huszthy, 2012
Descrizione della scatola Ms 4996, estratta dalla tesi di laurea di Margit Báthori
![](http://www.weebly.com/weebly/images/file_icons/rtf.png)
ms_4996.docx | |
File Size: | 51 kb |
File Type: | docx |
Ms 4997 - 10 schede, Hajnalka Kuffart, 2012
libri contabili di Modena: libri contabili di Strigonio degli anni 1487, 1488, 1489 e separatamente 1487-1489, in totale sono 10 fascicoli.
Ms 4998 - 11 schede, Hajnalka Kuffart, 2011
libri contabili di Esztergom degli anni 1492-1493, 1493, 1492-94, 1494, 1494-1495, 1495, in tutto 10 fascicoli.
Ms 4999 - 150 schede, Alma Huszthy 2011
contiene il carteggio della regina Beatrice d’Aragona da 1486 fino al 1490, poi segue il carteggio diplomatico della corte di Ferrara tra il 1468 e il 1498, e tra il 1492 e il 1521. Si trovano in questa scatola, i documenti e le lettere relativi a Beatrice tra il 1476 e il 1508, i rapporti da Vienna scritti dal conte Antal Giannini, le regesta dall’archivio di Modena fra il 1476 e il 1508, le regesta di Óváry che riguardano il materiale modenese. Troviamo qui la descrizione d’Ungheria tra anni 1514 e 1521 ed anche qualche copia del 1582. Ci sono copie anche sulla storia di Transilvania tra il 1657 e il 1658, inoltre le note e copie di Albert Nyáry[21], le copie relative al movimento di Wesselényi tra il 1669 e il 1670. La maggior parte del materiale modenese è stato pubblicato.[22]
libri contabili di Modena: libri contabili di Strigonio degli anni 1487, 1488, 1489 e separatamente 1487-1489, in totale sono 10 fascicoli.
Ms 4998 - 11 schede, Hajnalka Kuffart, 2011
libri contabili di Esztergom degli anni 1492-1493, 1493, 1492-94, 1494, 1494-1495, 1495, in tutto 10 fascicoli.
Ms 4999 - 150 schede, Alma Huszthy 2011
contiene il carteggio della regina Beatrice d’Aragona da 1486 fino al 1490, poi segue il carteggio diplomatico della corte di Ferrara tra il 1468 e il 1498, e tra il 1492 e il 1521. Si trovano in questa scatola, i documenti e le lettere relativi a Beatrice tra il 1476 e il 1508, i rapporti da Vienna scritti dal conte Antal Giannini, le regesta dall’archivio di Modena fra il 1476 e il 1508, le regesta di Óváry che riguardano il materiale modenese. Troviamo qui la descrizione d’Ungheria tra anni 1514 e 1521 ed anche qualche copia del 1582. Ci sono copie anche sulla storia di Transilvania tra il 1657 e il 1658, inoltre le note e copie di Albert Nyáry[21], le copie relative al movimento di Wesselényi tra il 1669 e il 1670. La maggior parte del materiale modenese è stato pubblicato.[22]